a grande richiesta

"Una vecchia fiamma del pelato (vi è qualcuno che reclama). Non so se ricordi le leccate di capezzoli fra i due figli della lupa. "
Care utenti colme d'ironia e sagacia, per non scontentarvi ci siamo armate di pazienza e di foto equivoca.
E qui ci sta benissimo, perchè è un gioiellino, un estratto dal supersito di fan fiction insomma come si chiama più:

"Heylà, piccolino!"
"Ah, ciao Morgan... Che vuoi?"
"Niente... Davide, siamo amici, non posso nemmeno venire a farti un salutino? Te ne sei andato tutto di fretta prima, senza neanche un ciao!"
"E' vero scusa, infatti sono abbastanza stanco. Se arrivi subito al nocciolo, magari..."
"Ragazzi, ma come sei scontroso stasera... Qualcosa che non va?"
"Senti lascia stare, cosa vuoi?"
Nonostante Davide tentasse di allontanarlo non ci riusciva. Morgan si era fatto avanti nella camera sordo alle sue proteste, tirandoselo dietro per un braccio fino sul letto.
"Marco dai, per piacere, non è serata, te ne vuoi andare?!"
"Sai piccolo stronzetto... Samuel non è mica tutto tuo."
"Ma cosa sei a dire?! Te le sogni di notte per caso?"
"... e se ti dicessi che il tuo tesorino se la fa anche con me?"
"Non ti crederei... Sei solo geloso marcio."
"Vedi, sei ancora un mocciosetto, vivi nei tuoi sogni. Come credi che lo passi il tempo, quando te non ci sei?"
"Sei un bastardo..."
"Ok ok, io te l'ho detto. Ora me ne vado. Scusa ma dovevo fartelo sapere. Ah, dimenticavo una cosa: ti detesto."
"Se è per quello, la cosa è reciproca..." borbottò Davide, squadrando Morgan che prendeva la porta richiudendola dietro di sè in un altro dei suoi sorrisetti strafottenti.
Anche a lui di solito riuscivano molto naturali, ma in quel momento non si sentiva in vena di molti sorrisetti, per niente. Era solo stanco, stanco di tutto quello che gli martellava in testa. Se prima era irritabile, ora riusciva solo a sentirsi sconfitto.

[...]

"Cosa ti è preso?"
Davide era sdraiato accanto a lui, le mani incrociate dietro la nuca.
Guardava il soffitto della camera.
"Niente... Forse mi mancavi."
"Per così poco? Dai Davide..."
"E' vero. Mi ero sentito... solo."
Le luci che passavano sul soffitto erano le stesse di tutte le altre volte.
"Ma sarò stato a mangiare per dieci minuti..."
"Lo so, lo so, non serve che me lo ricordi."
Aveva voltato la testa, stringendo i pugni.

"Ti è venuto a trovare Morgan?"
"E tu come lo sai?!"
"L'ho visto scendere per le scale. Ma cos'hai?"
Non gli aveva risposto, sfuggendo al suo sguardo.

/*Ma che serata...*/




me-ra-vi-glio-so.
Liala è una stupida dilettante , al confronto.
per non parlare di quella sciocca della Casati Modignani.
l'altra foto, quella del reciproco leccaggio di capezzolo,
ancora non è venuta a galla.

a presto, care.

RICA CAZZO NON TI POSSO CHIAMARE RISPONDIMI AL SMS ALMENO!