surrrf & il suo microfonato's life

la costola di un forum divenuta struttura autoportante

giovedì, dicembre 28, 2006

Collega Luciana

Luciana Littizzetto, "Rivergination". Santa Pazienza.

...Santa Pazienza fa' che non cominci la tiritera dei concerti dal vivo. "Il concerto dell'80 a Torino di Bob Marley, quello di Prince, quello dell'88 dei Pink Floyd". Questi sono gli effetti collaterali delle liason con i musicisti. Le onde anomale dei ricordi delle note dal vivo. L'ardore delle memorie sonore. Non si può mai competere. Soprattutto nel mio caso, visto che il mio primo concerto a cui ho assistito è stato quello dei Pooh a Mappano. Oh, oh, piccola Ketty. Era quasi estate quasi troppo tempo fa. "E poi ti ricordi che emozione il primo video dei Led Zeppelin, Whole Lotta Love?" Oè! Perfettamente. Mento sapendo di mentire. Io i video musicali li odio. Perché son sempre fuori tema, non c'è mai un briciolo di logica. E tu passi il tempo a spremerti le meningi pensando a cosa cavolo vorrà dire. Niente vuol dire il video. Metti che la canzone parli di una tizia che è stata mollata da un tizio e adesso pensa che l'amore non esiste e vuole lasciarsi morire di inedia nutrendosi solo di briciole di pandoro, trama classica delle canzoni di oggi. Bene. Cosa si vede nel video? Non una disgraziata che piange stravaccata sul sofà coi baffi di zucchero a velo e un Melegatti sul comodino oppure, anche senza essere così didascalici, un Galup, una strada deserta e delle foglie morte che cadono da un platano. Macché. Il video si apre con una motofalciatrice che finisce in mare, la recupera Pinocchio che passava di lì per caso e l'aggiusta col naso, tutto questo mentre tre vulcani in lontananza eruttano, la motofalciatrice esplode e diventa un'oca, e sullo sfondo il sole, arido com'è, tramonta. Una storia che non c'entra una mazza. Ma perché? E risparmiare 'sti soldi e darli ai musicisti che son sempre alla canna del gas? Oppure il classico video del cantante medesimo che gorgheggia le sue imperdibili melodie in un posto assurdo. In mezzo alla foresta tropicale, sulla cima di un grattacielo, appeso a un palo dell'alta tensione, che ce l'ha scritto in faccia quel che pensa: "Ma dimmi te se per vendere due dischi di merda devo fare 'sta vita...".E già che ci sono un'altra richiesta.E' un appello rivolto a tutti i cantanti famosi. A nome di molti appassionati. Volevo chiedervi una cosa. Perché quando ai concerti fate le vostre vecchie canzoni, i vostri successi storici, quelli che ci piacciono tanto, li cantate diversi? Li modificate? Le vostre canzoni più belle le cantate tutte sbagliate? Io divento pazza. Ma cantala giusta. Io vengo qui, al tuo concerto, santo cielo, ho fatto una coda di un chilometro, ho pagato pure una schioppettata di biglietto, son qua in piedi da tre ore, per sentire cantata per benino da te che l'hai scritta quella canzone che mi piace tanto. Quella che fa: "Alzati che si sta alzando la canzone popolare...". E tu me la canti in un altro modo? Perchééééé? Non mi fare gli sbrodolini. Non me la cantare fuori tempo, come la canta mia zia che è stonata come una sirena dei pompieri. Non mi fare: "Alzati che si... staaa... alzzzannndddooo... nonono...". E anche tu poeta e musico prediletto, perché ti sgoli cantando: "Buonanotte... buonannotteteee... fiorelllinnuuuu...". Cantala giusta: "Buonanotte, buonanotte fiorellino...". Fine. Invece, perché? Perché me la canti sbirgola? Perché sei stufo di cantarla? Ma fatti tuoi, amico mio. Ti ho detto forse io: "Fai il cantante"? Potevi fare un altro mestiere. Potevi fare il pittore e dipingere quadri sempre diversi. Cosa credi? Che il chirurgo non si annoi a ricucire le ferite sempre nello stesso modo? Eppure non è che cambia punto. Un giorno sutura a punto crocee un giorno gli fa un pizzo all'uncinetto. La ferita la ricuce sempre uguale. Quale credi sia il motivo per cui Mino Reitano ce l'abbiamo ancora sulle croste? Perché sono decenni che camta Italia Italia sempre nello stesso modo. Non cambia una virgola. Toto Cutugno. L'italiano vero son vent'anni che ce la canta sempre uguale. Invece tutti svirgoli. Perché? Vuoi convincerti che così ringiovanisci il pezzo? Che diventa una roba nuova? No. Ti sbagli. Il pezzo è sempre il solito. Quello che ti ha fatto diventare famoso. L'hai cantata una volta giusta, ti è andata di lusso, ringrazia il cielo. E ricantala come si deve. Così la canto insieme a te e godo un po' anch'io.

sabato, dicembre 23, 2006

tanti auguri a tutti, col bacio e col vischio


no Infi, no party, e lui è come Viola che bacia tutte.
w la surrrf e la sua sopportazione.


auguri bambine,
e vanzetti.
(credo l'unico avventore maschile dell'intero blog)

mercoledì, dicembre 13, 2006

evviva gli shorts - senza parole




















domenica, dicembre 10, 2006

volemose bbbene

Di lui si è detto di tutto, ma fermiamoci ancora una volta sulla sua capacità di essere espressivo e espansivo, soprattutto. Il nostro Froosta ne sa qualcosa. Ma finito il tour, Infi deve dedicarsi a qualcun'altro, non ci sono cazzi da appendere [cit.]. In questo caso, l'oggetto dello spassionato affetto di minchi è inconfutabilmente il Pisti: Il massimo lo sa quando, sotto evidente effetto di sostanze psicotrope, lo scambia per una con una magliettina rossa che avrete il piacere di vedere solo nel prossimo post:

che tenerezza, vi pare?
(bleaurgh)